La maglia del Cagliari del 1970 è una divisa iconica. Sospesa tra innovazione e gusto vintage riuscì a far innamorare tutti i tifosi sardi.
Per Gianni Brera lo scudetto del Cagliari del 1970 “rappresentò il vero ingresso della Sardegna in Italia”. Dedicato a tutti coloro che ancora non credono nelle enormi implicazioni sociali legate ad un fenomeno di massa come il pallone. Brera concludeva poi con una frase che non lascia adito a dubbi: “Lo scudetto ha permesso alla Sardegna di liberarsi da antichi complessi di inferiorità ed è stata un’impresa positiva, un evento gioioso”. Un’annata incredibile, forse miracolosa e irripetibile. Ecco perché la replica della maglia del Cagliari campione d’Italia è una memorabilia irrinunciabile.

L’impresa era nell’aria
Eppure a Cagliari quest’onda magica avevano iniziato a percepirla già la stagione precedente, durante il campionato 1968-69. Grazie agli acquisti di Albertosi, Zignoli e Brugnera la squadra bianco-rosso-blu allenata da Manlio Scopigno era riuscita a inanellare una serie di risultati positivi impressionante. Contro ogni previsione giunse seconda in campionato, superata solo dalla Fiorentina di De Sisti, Maraschi e del brasiliano Amarildo. Stesso epilogo per la Coppa Italia, dove la compagine cagliaritani dovette inchinarsi solamente alla Roma. Ma i segnali di una squadra tosta e spettacolare erano evidenti a tutti, soprattutto grazie al bomber Gigi Riva, autore nel 1968-69 di 21 gol.

1970: l’anno di grazia cagliaritano
La stagione successiva gli uomini di Scopigno dettarono legge dalle prime giornate fino alla fine, ottenendo lo scudetto il 12 aprile allo stadio Amiscora, impianto cagliaritano utilizzato prima della costruzione del Sant’Elia. In quella squadra, oltra al grande Riva (che concluse ancora capocannoniere), furono di grande impatto gli innesti dei neoacquisti Angelo Domenghini e Sergio Gori. Grande rendimento fu anche quello degli storici calciatori già in squadra gli anni precedenti: il capitano Pierluigi Cera, il brasiliano Nené e il centrocampista Mario Brugnera. A fine stagione 6 giocatori di quel Cagliari furono convocati per i Mondiali del 1970.

La maglia del Cagliari 1970
La maglia del Cagliari 1970 è una vera e propria chicca, anche e soprattutto per il design, innovativo e retrò allo stesso tempo. Nel 2017, in occasione di Cagliari – Torino, l’attuale sponsor Macron ne fece una riproduzione fedelissima. La divisa presentava una colorazione bianca (sì, perché oggi li chiamiamo “rossoblu” ma in passato i giocatori del Cagliari indossavano spesso la casacca bianca) e il colletto con la chiusura vintage a laccetti, con rifinitura in rossoblù e stemma dei Quattro Mori.

Maglia del Cagliari: la replica di Toffs
La replica proposta da Toffs ricalca le stesse caratteristiche, sia nel colletto che nel design. Lo stemma è riproposto fedelmente e la colorazione del bordo manica è rosso-blu, proprio come la versione originale. Il logo dei Quattro Mori, vero e proprio orgoglio sardo, è cucito a mano e il materiale utilizzato è 100% cotone. E’ acquistabile su Toffs cliccando questo link al prezzo di 60,00 sterline, circa 68 euro.

La replica della stagione 1981-82
Tra le proposte del sito inglese riferite al Cagliari è da segnalare anche la maglia relativa alla stagione 1981-82, sempre di colore bianco con il colletto a V e le maniche rifinite con i colori rosso e blu. Sul petto il solito stemma dei Quattro Mori. E’ acquistabile a questo link al prezzo di 51,00 sterline, circa 58 euro.

La t-shirt con i Quattro Mori
Per gli appassionati del marchio si può anche trovare la T-Shirt che esalta l’orgoglio sardo, completamente bianca per recuperare il vintage delle divise storiche del Cagliari e dotata dello stemma dei Quattro Mori. E’ acquistabile a questo link al prezzo di 35 sterline, circa 39 euro.

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